Il sabato nella Bibbia e nella storia
8 Marzo 2016
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È un corso in 7 lezioni che aiuta a conoscere meglio il tema del sabato sia nella Bibbia che nella storia della chiesa.

CHE FAI SABATO?

In genere il sabato è la giornata che inaugura il weekend. Molti si organizzano per andare fuori città e trascorrere la giornata in occupazioni diverse, difficili da attuare nel corso degli altri giorni feriali. Il sabato infatti ha, nella monotonia settimanale delle società industrializzate, il ruolo, sempre più sbiadito in verità, di “giorno cerniera”: introduce cioè i giorni ordinari settimanali all’esperienza festiva del weekend e della domenica.

Il sabato, in fondo, è contento di fungere da cerniera, perché comunque è un prefestivo, non un giorno ordinario. Ma un tempo aveva ben altro ruolo: era davvero il giorno della festa. Ci fu un tempo, infatti, nel quale il sabato era “settimo giorno” e chiudeva la settimana della creazione, celebrandola festosamente. Poi, intorno al II, III secolo d. C., fu via via scalzato da quello che fin lì era stato il primo giorno feriale della settimana, ovvero la domenica.

Un'origine nobile

La Bibbia, non solo quella ebraica, ricorda in molti brani, sin dalle pagine della Genesi (2:2-3) e poi dell’Esodo (20:10) e del Deuteronomio (5:12 e ss.), e poi dei profeti, e così via questa antica origine nobile del sabato. Esso era per eccellenza il giorno del riposo, ma anche il giorno della celebrazione del creato e per conseguenza del Creatore. Esso era anche un segno del patto tra Dio e il suo popolo (Esodo 31:13,17). Gesù non lo abolì, anzi lo onorò e ne esplicitò gli ulteriori significati solidaristici di cui esso era connotato, sgravandolo dai molti divieti che da tempo immemore lo inaridivano e lo rendevano lesivo dei legami sociali. Gesù visse il sabato come giorno della gioia e della cura: in esso le ferite dovevano essere rimarginate, la libertà doveva apparire concreta (Luca. 13:12), e la creazione doveva apparire pienamente riconciliata e vitale come Dio l’aveva voluta e desiderata.

Vieni … e riposati!

Oggi rimane un riposo sabatico, per coloro che intendono mantenere la memoria cristiana della creazione e della liberazione. Riposare il sabato, significa riconoscerlo ancora come settimo giorno, e fare festa con il Creatore e con le creature affaticate. Custodire il sabato, astenendosi dal lavoro ordinario, significa porre un limite alle pervasive preoccupazioni e angosce della settimana, prendendo fiato come fece Dio (Es. 31:17), e dicendo ad esse: non avrete la meglio, perché io so in chi ho creduto!

E tu, questo sabato, cosa fai?

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